Содержание
- 2. I N D I C E La situazione dell’Europa prima della Grande Guerra Eurocentrismo Le cause
- 3. LA SITUAZIONE DELL’EUROPA PRIMA DELLA GRANDE GUERRA Prima che iniziasse la Grande Guerra (come venne poi
- 4. EUROCENTRISMO La Seconda Rivoluzione Industriale e l’espansione avutasi con l’Imperialismo avevano reso l’Europa il perno intorno
- 5. LE CAUSE REMOTE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Dobbiamo distinguere le cause remote del conflitto, costituite dalle
- 6. RIVALITÀ TRA FRANCIA E GERMANIA La rivalità tra la Francia e la Germania, risaliva alla Guerra
- 7. RIVALITÀ TRA GRAN BRETAGNA E GERMANIA La Gran Bretagna era assai preoccupata della rapidissima ascesa economica
- 8. RIVALITÀ TRA AUSTRIA-UNGHERIA E RUSSIA La crisi dell’Impero ottomano (turco), aveva lasciato disponibile la Penisola Balcanica
- 9. RIVALITÀ TRA ITALIA ED AUSTRIA-UNGHERIA L’Italia rivendicava alcune regioni che essa riteneva facessero parte del proprio
- 10. RIVALITÀ TRA ITALIA E FRANCIA Quando l’11 maggio del 1881 truppe francesi occuparono Tunisi ed i
- 11. LA TRIPLICE ALLEANZA La Triplice Alleanza fu firmata nel 1882 a Vienna dagli Imperi germanico ed
- 12. LA TRIPLICE INTESA La Triplice Intesa fu un’alleanza politico-militare firmata tra la Gran Bretagna, la Francia
- 13. NAZIONALISMO Nella prima metà dell’Ottocento, il principio di nazionalità era stato alla base delle lotte d’indipendenza
- 14. MILITARISMO Per realizzare una politica di potenza è necessario che tutta la nazione cooperi, non solo
- 15. BELLICISMO Politica di potenza, nazionalismo e militarismo alimentavano, ovviamente, una cultura della guerra, un bellicismo diffuso
- 16. LE TAPPE VERSO LA GUERRA ASCESA AL TRONO DI GUGLIELMO II Da tutto ciò che abbiamo
- 17. LE TAPPE VERSO LA GUERRA LE DUE CRISI MAROCCHINE Fin dagli inizi del Novecento si registrarono
- 18. LE TAPPE VERSO LA GUERRA GUERRA ITALO-TURCA Approfittando della situazione internazionale determinatasi con l’ultima crisi marocchina,
- 19. LE TAPPE VERSO LA GUERRA LE GUERRE BALCANICHE Le Guerre Balcaniche furono due conflitti che si
- 20. LE TAPPE VERSO LA GUERRA CONSEGUENZE DELLE GUERRE BALCANICHE Con la Pace di Bucarest, firmata il
- 21. IL “CASUS BELLI” L’ATTENTATO DI SARAJEVO GAVRILO PRINCIP FRANCESCO FERDINANDO E LA FAMIGLIA Il 28 giugno
- 22. L’ULTIMATUM DELL’AUSTRIA ALLA SERBIA* Dopo l’attentato di Sarajevo, iniziarono spasmodiche relazioni diplomatiche tra tutti gli Stati.
- 23. LE MOBILITAZIONI Il conflitto sarebbe potuto rimanere circoscritto all’area balcanica se il clima di rivalità internazionale
- 24. LE DICHIARAZIONI DI GUERRA Già il 25 luglio la Russia aveva assicurato alla Serbia il proprio
- 25. 28 LUGLIO AUSTRIA-UNGHERIA ?SERBIA 1 AGOSTO GERMANIA ? RUSSIA 3 AGOSTO GERMANIA ? FRANCIA 4 AGOSTO
- 26. UN TRAGICO ERRORE DI VALUTAZIONE Alla base del conflitto, comunque, stava un errore di valutazione che
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Слайд 2I N D I C E
La situazione dell’Europa prima della Grande
I N D I C E
La situazione dell’Europa prima della Grande
Eurocentrismo
Le cause remote della I G. M.
Rivalità tra Francia e Germania
Rivalità tra Gran Bretagna e Germania
Rivalità tra Austria e Russia
Rivalità tra Italia ed Austria
Rivalità tra Italia e Francia
La Triplice Alleanza
La Triplice Intesa
Nazionalismo
Militarismo
Bellicismo
Le tappe verso la guerra: Ascesa di Guglielmo II
Le tappe verso la guerra: Le due crisi marocchine
Le tappe verso la guerra: La Guerra italo-turca
Le tappe verso la guerra: Le Guerre balcaniche
Le tappe verso la guerra: Conseguenze delle guerre balcaniche
Il “Casus Belli”: L’attentato di Sarajevo
L’Ultimatum dell’Austria alla Serbia
Le mobilitazioni
Le dichiarazioni di guerra
Sequenza delle dichiarazioni di guerra
Un tragico errore di valutazione
FINE
FINE DELLA PRESENTAZIONE
Слайд 3LA SITUAZIONE DELL’EUROPA
PRIMA DELLA GRANDE GUERRA
Prima che iniziasse la Grande Guerra
LA SITUAZIONE DELL’EUROPA
PRIMA DELLA GRANDE GUERRA
Prima che iniziasse la Grande Guerra
Fuori dall’Europa, infatti, solo due potenze emergenti potevano considerarsi alla pari delle grandi potenze europee: gli U.S.A. ed il Giappone.
EUROPA
USA
GIAPPONE
Слайд 4EUROCENTRISMO
La Seconda Rivoluzione Industriale e l’espansione avutasi con l’Imperialismo avevano reso l’Europa
EUROCENTRISMO
La Seconda Rivoluzione Industriale e l’espansione avutasi con l’Imperialismo avevano reso l’Europa
Слайд 5LE CAUSE REMOTE
DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Dobbiamo distinguere le cause remote del
LE CAUSE REMOTE
DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Dobbiamo distinguere le cause remote del
Cause remote furono le rivalità tra:
Francia e Germania
Germania e Gran Bretagna
Austria-Ungheria e Russia
Italia ed Austria-Ungheria
Italia e Francia
Triplice Alleanza e Triplice Intesa
Слайд 6RIVALITÀ TRA FRANCIA E GERMANIA
La rivalità tra la Francia e la Germania,
RIVALITÀ TRA FRANCIA E GERMANIA
La rivalità tra la Francia e la Germania,
Inoltre, a parte il pesante indennizzo, le durissime condizioni di pace avevano decurtato il territorio francese di due sue regioni, l’Alsazia e la Lorena, che la nazione reclamava dando voce ad un forte spirito di rivincita noto come revanscismo (da revanche ? rivincita, appunto), che aveva già spinto più volte le due potenze sull’orlo di una nuova guerra.
Слайд 7RIVALITÀ TRA GRAN BRETAGNA E GERMANIA
La Gran Bretagna era assai preoccupata della
RIVALITÀ TRA GRAN BRETAGNA E GERMANIA
La Gran Bretagna era assai preoccupata della
Negli ultimi anni, infatti, si era scatenata tra le due potenze europee una vera e propria corsa agli armamenti navali.
Incrociatore Britannico Iron Duke
Incrociatore Tedesco Derflinger
Слайд 8RIVALITÀ TRA AUSTRIA-UNGHERIA E RUSSIA
La crisi dell’Impero ottomano (turco), aveva lasciato disponibile
RIVALITÀ TRA AUSTRIA-UNGHERIA E RUSSIA
La crisi dell’Impero ottomano (turco), aveva lasciato disponibile
Sebbene l’Austria avesse un accesso più diretto nell’area balcanica, la Russia poteva agitare il vessillo del panslavismo, sapendo di poter trovare così validi alleati tra le molte popolazioni di origine slava della penisola. In particolare la Serbia, che era uscita da due recenti guerre balcaniche come la maggiore potenza regionale.
Слайд 9RIVALITÀ TRA ITALIA ED AUSTRIA-UNGHERIA
L’Italia rivendicava alcune regioni che essa riteneva facessero
RIVALITÀ TRA ITALIA ED AUSTRIA-UNGHERIA
L’Italia rivendicava alcune regioni che essa riteneva facessero
Venivano considerate terre irredente, soprattutto:
Trento e Trieste
?
l’Istria e la Dalmazia
Слайд 10RIVALITÀ TRA ITALIA E FRANCIA
Quando l’11 maggio del 1881 truppe francesi occuparono
RIVALITÀ TRA ITALIA E FRANCIA
Quando l’11 maggio del 1881 truppe francesi occuparono
Dopo l’unificazione italiana, però, erano sorte rivalità anche tra l’Italia e la Francia, sia di natura economica e commerciale (nel settore agricolo e zootecnico, soprattutto, perché entrambi i paesi realizzavano e mettevano in commercio prodotti tipici dell’area mediterranea), sia di natura strategico militare, giacché anche la Francia aveva interesse al controllo del Mediterraneo, che l’Italia, invece, considerava il suo naturale bacino d’espansione.
Слайд 11LA TRIPLICE ALLEANZA
La Triplice Alleanza fu firmata nel 1882 a Vienna dagli
LA TRIPLICE ALLEANZA
La Triplice Alleanza fu firmata nel 1882 a Vienna dagli
Fu rinnovata ben sei volte dal 1882 al 1912, ogni cinque anni, ma quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale l’Italia non sentì l’obbligo di affiancare le altre due potenze alleate, perché non erano state aggredite e, quindi, non si trattava per esse di una guerra difensiva.
Слайд 12LA TRIPLICE INTESA
La Triplice Intesa fu un’alleanza politico-militare firmata tra la Gran
LA TRIPLICE INTESA
La Triplice Intesa fu un’alleanza politico-militare firmata tra la Gran
Nel 1894, Francia e Russia avevano stipulato un accordo economico e militare.
Nel 1904, Francia e Gran Bretagna, mettendo fine a secolari e recenti contrasti, decisero di allinearsi attraverso un patto chiamato "Entente Cordiale".
Nel 1907, anche la Russia e l'Inghilterra riuscirono a risolvere i propri contrasti coloniali in Asia e così fu possibile realizzare la Triplice Intesa, che si contrapponeva economicamente e militarmente alla Triplice Alleanza.
Слайд 13NAZIONALISMO
Nella prima metà dell’Ottocento, il principio di nazionalità era stato alla base
NAZIONALISMO
Nella prima metà dell’Ottocento, il principio di nazionalità era stato alla base
Però, proprio a partire dal 1870, anche come conseguenza del sorgere di uno Stato potente come la Germania, in grado di mettere in discussione la secolare egemonia continentale della Francia e mondiale dell’Inghilterra, il principio nazionale andò trasformandosi in un nazionalismo fondato sulle seguenti idee guida:
tra le nazioni c’è una naturale diseguaglianza, fondata sulle differenti capacità dei popoli;
questa diseguaglianza determina una gerarchia del sistema internazionale e mondiale, nella quale i popoli superiori dominano su quelli inferiori, in base all’ordine naturale delle cose (darwinismo sociale esteso ai rapporti internazionali);
la propria nazione è superiore a qualsiasi altra e ciò la legittima a dominare;
per far valere questa superiorità bisogna coltivare una politica di potenza, sia sul piano economico sia su quello militare ed essere disposti a fare uso della forza.
Слайд 14MILITARISMO
Per realizzare una politica di potenza è necessario che tutta la nazione
MILITARISMO
Per realizzare una politica di potenza è necessario che tutta la nazione
Il militarismo diviene un fatto culturale, la leva è obbligatoria per tutti i cittadini maschi atti alle armi ed il servizio nelle forze armate è la strada maestra per formare dei buoni cittadini, atti a servire con lo stesso spirito militaresco in ogni ambito della vita economica, politica, burocratico-amministrativa e sociale dello Stato.
Ciascun cittadino, nell’ambito del proprio lavoro e della propria funzione, deve svolgere la sua attività come un buon soldato, in qualsiasi ruolo e grado, svolge diligentemente la propria.
Слайд 15BELLICISMO
Politica di potenza, nazionalismo e militarismo alimentavano, ovviamente, una cultura della guerra,
BELLICISMO
Politica di potenza, nazionalismo e militarismo alimentavano, ovviamente, una cultura della guerra,
Da parte dei grandi Stati, inoltre, c’era il desiderio di definire la propria posizione nell’ambito della gerarchia internazionale, immaginando che ciò potesse avvenire solo attraverso una guerra, che s’immaginava dura, ma rapida e risolutiva.
In questi Stati agivano anche forze a vario titolo interessati al conflitto: monarchie autoritarie che speravano di ottenerne onore e gloria, circoli militari desiderosi di cimentarsi in un’impresa epocale, capitalisti ed industriali più o meno legati al settore militare che intendevano ricavarne enormi profitti.
Слайд 16LE TAPPE VERSO LA GUERRA
ASCESA AL TRONO DI GUGLIELMO II
Da tutto ciò
LE TAPPE VERSO LA GUERRA
ASCESA AL TRONO DI GUGLIELMO II
Da tutto ciò
Per individuare le tappe che portarono al conflitto, si potrebbe partire dal 1888, quando sul trono del Reich tedesco sedette il Kaiser Guglielmo II, deciso a dare un ruolo internazionale alla Germania pari alla sua potenza, perciò in forte competizione non solo con la Francia, ma anche con la Gran Bretagna.
La svolta politica attuata da Guglielmo II si articolò soprattutto nelle seguenti iniziative:
nel 1890 licenziò il Cancelliere Otto Von Bismarck dando fine alla politica d’equilibrio perseguita dal sistema bismarckiano
s’impegnò ad espandere i possedimenti coloniali tedeschi
seguendo il Piano dell’Ammiraglio Alfred von Tirpitz, promosse le Leggi navali, con le quali rafforzò la Marina Tedesca per renderla capace di rivaleggiare con quella della Gran Bretagna.
Слайд 17LE TAPPE VERSO LA GUERRA
LE DUE CRISI MAROCCHINE
Fin dagli inizi del Novecento
LE TAPPE VERSO LA GUERRA
LE DUE CRISI MAROCCHINE
Fin dagli inizi del Novecento
La Prima crisi marocchina, detta anche Crisi di Tangeri, fu causata dalla visita del Kaiser Guglielmo II a Tangeri, il 31 marzo 1905, che tenne un discorso a favore dell'indipendenza del Marocco, sostanzialmente contro il mandato francese sul paese . Dopo un periodo di polemiche e tensioni, la Conferenza di Algeciras del 1906, in cui il territorio marocchino fu sottomesso al controllo di Francia e Spagna e la Germania si ritrovò diplomaticamente isolata
La Seconda crisi marocchina, detta anche Crisi di Agadir si ebbe nel 1911, quando la Germania, desiderosa di riscattarsi della precedente sconfitta diplomatica, inviò una nave, la cannoniera Panther, davanti al porto marocchino di Agadir per indurre la Francia a fare maggiori concessioni in cambio della rinuncia alle pretese tedesche sul Marocco; l'Inghilterra interpretò l’azione tedesca come una minaccia, e questo produsse nuove tensioni, che sfociarono in una convenzione in base alla quale, la Francia poté stabilire un pieno protettorato sul Marocco (30 marzo 1912), mentre alla Germania vennero concessi, in cambio, solo alcuni territori del Camerun.
CANNONIERA PANTHER
Слайд 18LE TAPPE VERSO LA GUERRA
GUERRA ITALO-TURCA
Approfittando della situazione internazionale determinatasi con l’ultima
LE TAPPE VERSO LA GUERRA
GUERRA ITALO-TURCA
Approfittando della situazione internazionale determinatasi con l’ultima
La prima Pace di Losanna (1912) non lasciava all’Italia le isole egee, ma le truppe italiane vi rimasero stanziate fino a quando, in un successivo Trattato di Losanna, del 1923, esse vennero cedute all’Italia come colonie.
ARRIVO DELLA FLOTTA ITALIANA NELLA BAIA DI TRIPOLI
Слайд 19LE TAPPE VERSO LA GUERRA
LE GUERRE BALCANICHE
Le Guerre Balcaniche furono due conflitti
LE TAPPE VERSO LA GUERRA
LE GUERRE BALCANICHE
Le Guerre Balcaniche furono due conflitti
La Prima Guerra Balcanica ebbe inizio l’8 ottobre 1912, quando il Montenegro dichiarò guerra alla Turchia. Al Montenegro si unirono presto la Bulgaria, la Serbia e la Grecia, formando la Lega Balcanica. La vittoria degli Stati balcanici portò prima all’armistizio del 19 aprile 1913 e poi al Trattato di Londra del 30 maggio 1913 col quale la Turchia perse tutti i territori a ovest della linea tra Midia-Enos e l'isola di Creta, che passò alla Grecia. Dalle potenze europee, venne anche riconosciuta l’indipendenza dell’Albania e questo trovò alquanto discordi gli Stati balcanici.
La fine della guerra lasciò contrasti tra gli Stati della Lega Balcanica e questo portò in pochi mesi alla Seconda Guerra Balcanica. La Bulgaria, che non voleva riconoscere l’annessione della maggior parte della Macedonia alla Serbia, il 29 giugno del 1913 attaccò i suoi ex alleati, che però reagirono efficacemente. Di ciò approfittarono prima i Turchi, che il 20 luglio, attaccarono la Bulgaria e riconquistarono Adrinopoli, e poi i Rumeni, che attaccarono a loro volta la Bulgaria perché interessati alla Dobrugia.
Слайд 20LE TAPPE VERSO LA GUERRA
CONSEGUENZE DELLE GUERRE BALCANICHE
Con la Pace di Bucarest,
LE TAPPE VERSO LA GUERRA
CONSEGUENZE DELLE GUERRE BALCANICHE
Con la Pace di Bucarest,
alla Grecia, oltre all’isola di Creta, vennero assegnate Salonicco, l’Epiro, gran parte della Macedonia e la Cavala;
al Montenegro vennero ceduti alcuni territori albanesi;
alla Serbia venne ceduta quasi tutta la Macedonia;
la Romania si annesse quasi tutta la Dobrugia ed una parte della costa bulgara sul Mar Nero;
l’Albania venne proclamata indipendente come Principato ereditario, assegnato al principe tedesco Guglielmo di Wied e dichiarata Nazione neutrale .
Questa sistemazione, però, lasciava scontenti quasi tutti gli stati balcanici, dove la guerra era pronta a riesplodere.
Soprattutto la Serbia, che era diventata una vera e propria potenza regionale, nutriva l’ambizione di riunire tutti i popoli slavi sotto la propria corona (panslavismo), attirandosi le antipatie dell’Impero Austroungarico, che, come avevamo visto, in quest’area era in competizione con l’Impero Russo, tanto che nel 1908 si era annesso i territori della Bosnia-Erzegovina.
1912
1914
Слайд 21IL “CASUS BELLI”
L’ATTENTATO DI SARAJEVO
GAVRILO PRINCIP
FRANCESCO FERDINANDO
E LA FAMIGLIA
Il 28 giugno 1914,
IL “CASUS BELLI”
L’ATTENTATO DI SARAJEVO
GAVRILO PRINCIP
FRANCESCO FERDINANDO
E LA FAMIGLIA
Il 28 giugno 1914,
Qui entrambi caddero vittime dei colpi di pistola sparati da un attentatore, Gavrilo Princip, un giovane bosniaco con cittadinanza serba, affiliato all’associazione “Giovane Bosnia”, la quale mirava all'unificazione di tutti gli slavi del sud in un unico Stato (Jugoslavia).
Pare che Francesco Ferdinando fosse un sostenitore del trialismo, cioè della riorganizzazione dell’Impero Austro-Ungarico integrando sotto una terza corona i territori slavi. Questo “Regno Slavo” avrebbe costituito un baluardo contro il tentativo della Serbia di realizzare lo Stato jugoslavo. Lo stesso Gavrilo Princip dichiarò, durante il processo, di aver anche voluto impedire l’attuazione di questa riforma.
Слайд 22L’ULTIMATUM DELL’AUSTRIA ALLA SERBIA*
Dopo l’attentato di Sarajevo, iniziarono spasmodiche relazioni diplomatiche tra
L’ULTIMATUM DELL’AUSTRIA ALLA SERBIA*
Dopo l’attentato di Sarajevo, iniziarono spasmodiche relazioni diplomatiche tra
In generale c’era un clima di riprovazione per l’atto compiuto dall’attentare bosniaco, ma si sperava in una soluzione diplomatica.
L’Austria-Ungheria, però, era ben decisa di porre fine alle aspirazioni della Serbia nella regione balcanica e perciò tentò di sfruttare l’occasione. Dopo essersi consultata con l’alleata Germania (ma non con l’Italia, che pure faceva parte della Triplice Alleanza) ed essersene assicurata l’appoggio, il 23 luglio 1914 inviò alla Serbia una lettera ufficiale, poi passata alla storia come ultimatum, con la quale la Serbia veniva accusata di essere responsabile dell’attentato di Sarajevo e si avanzavano 15 richieste, di cui si pretendeva l’integrale accettazione nel giro di 48 ore per evitare la guerra.
Il governo serbo accettò tutte le richieste, meno quella che avrebbe permesso alla polizia austriaca di condurre le indagini nel suo territorio al posto delle sue forze dell'ordine, in quanto lesiva della propria sovranità nazionale.
Tanto bastò all'Austria-Ungheria per rompere le relazioni diplomatiche il 25 luglio e dichiarare guerra il 28, per mezzo di un telegramma inviato al governo serbo.
IL 28 LUGLIO 1914, quindi, ebbe inizio la PRIMA GUERRA MONDIALE.
Слайд 23LE MOBILITAZIONI
Il conflitto sarebbe potuto rimanere circoscritto all’area balcanica se il clima
LE MOBILITAZIONI
Il conflitto sarebbe potuto rimanere circoscritto all’area balcanica se il clima
Слайд 24LE DICHIARAZIONI DI GUERRA
Già il 25 luglio la Russia aveva assicurato alla
LE DICHIARAZIONI DI GUERRA
Già il 25 luglio la Russia aveva assicurato alla
Di conseguenza, il 31 luglio la Germania manda un ultimatum alla Russia per intimarle la sospensione della mobilitazione e la richiesta di una dichiarazione di neutralità alla Francia, ma non ottiene risposte.
L’1 agosto, perciò, la Germania si mobilita e dichiara guerra alla Russia.
Il 2 agosto la Germania chiede al Belgio di poter attraversare il suo territorio con le proprie truppe per attaccare la Francia, ed il giorno dopo il Belgio rifiuta la richiesta tedesca.
Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Francia, mentre l'Italia si dichiara neutrale.
Il 4 agosto le truppe tedesche entrano in Belgio violandone la neutralità, sicché, non solo il Belgio, ma anche la Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania.
Il 6 agosto la Serbia dichiara guerra anche alla Germania, mentre l'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Russia.
L’11 agosto la Francia dichiara guerra all'Austria-Ungheria ed il 12 è la Gran Bretagna a dichiararle guerra.
Il 23 agosto si ha perfino la dichiarazione di guerra del Giappone alla Germania, perché interessato ai possedimenti di quest’ultima in estremo oriente. Quest’ultimo episodio, insieme alla dimensione globale che l’Imperialismo dava al conflitto europeo, potevano già far parlare di Guerra Mondiale… ma il conflitto era suscettibile di ulteriori coinvolgimenti europei ed extraeuropei.
Слайд 2528 LUGLIO AUSTRIA-UNGHERIA ?SERBIA
1 AGOSTO GERMANIA ? RUSSIA
3 AGOSTO GERMANIA ? FRANCIA
4
28 LUGLIO AUSTRIA-UNGHERIA ?SERBIA
1 AGOSTO GERMANIA ? RUSSIA
3 AGOSTO GERMANIA ? FRANCIA
4
4 AGOSTO GRAN BRETAGNA ? GERMANIA
6 AGOSTO SERBIA ? GERMANIA
6 AGOSTO AUSTRIA-UNGHERIA ? RUSSIA
11 AGOSTO FRANCIA ? AUSTRIA-UNGHERIA
12 AGOSTO GRAN BRETAGNA ? AUSTRIA UNGHERIA
23 AGOSTO GIAPPONE ? GERMANIA
[GIAPPONE]
SEQUENZA DELLE DICHIARAZIONI DI GUERRA
Слайд 26UN TRAGICO ERRORE DI VALUTAZIONE
Alla base del conflitto, comunque, stava un errore
UN TRAGICO ERRORE DI VALUTAZIONE
Alla base del conflitto, comunque, stava un errore
Tutti immaginavano una guerra violenta, ma di beve durata, di pochi mesi; dopo le cose si sarebbero rimesse a posto e sarebbero state ridisegnate le nuove gerarchie internazionali.
Invece le cose non andarono così: il conflitto durò ben quattro anni, fu violentissimo e logorante, tanto che dopo di esso l’Europa perse buona parte della sua leadership mondiale.
Insomma, la guerra si dimostrò un disastro, sotto ogni profilo, per tutte le potenze europee.